PSG, la cessione di Neymar è un caso: le accuse del Borussia Dortmund. Il trentunenne attaccante brasiliano è stato venduto all’Al Hilal
Il mercato estivo del Paris Saint Germain è stato caratterizzato dal caso di Neymar che ha tenuto banco per l’intero mese di luglio e buona parte di agosto. Il lungo tira e molla tra il trentunenne attaccante brasiliano e il club parigino si è risolto solo a ridosso di Ferragosto con l’accordo raggiunto tra il presidente Nasser Al Khelaifi e i dirigenti del club saudita. Il PSG, che nel 2017 investì la cifra monstre di 220 milioni di euro per strappare Neymar al Barcellona, ha incassato da questa cessione qualcosa come 80 milioni più bonus. È un’operazione che ha permesso al club di proprietà del fondo sovrano del Qatar di fare respirare conti e bilanci.
Ma la trattativa tra il PSG e l’Al-Hilal non sembra aver convinto tutti. Non tanto in Francia, dove la critica nei confronti della gestione del club da parte del fondo qatariota è da sempre molto dura, quanto nel resto d’Europa. Nel caso specifico in Germania, dove i dirigenti di uno dei club principali del calcio tedesco ha attacco con estrema decisione il presidente Al Khelaifi. Il quotidiano sportivo spagnolo As ha riportato la notizia secondo cui Thomas Tress, direttore finanziario del Borussia Dortmund, abbia messo sotto accusa il Paris Saint-Germain, ritenendo che i Bleus abbiano ottenuto un vantaggio non del tutto lecito in chiave mercato grazie alla vendita di Neymar all’Al-Hilal.
PSG, il Borussia Dortmund contro Al Khelaifi: il dettaglio delle accuse
Nel corso di un’assemblea dell’ECA il succitato Tress ha preso la parola sostenendo che il denaro saudita abbia in qualche misura distorto il mercato dei trasferimenti, consentendo a club come il PSG di aggirare le restrizioni del fairplay finanziario. Una testa azzardata e priva di appigli concreti che ha scatenato la reazione, veemente e furiosa, di Al Khelaifi. Se fosse vera l’accusa del direttore finanziario del Borussia Dortmund tutti i club che hanno ceduto dei propria giocatori ai club sauditi avrebbe violato le norme del Fair Play Finanziario.
Alla fine del confronto, con un Al Khelaifi decisamente adirato, sono arrivate le scuse pubbliche del dirigente del Dortmund. Tutto si è risolto nel migliore dei modi, con una stretta di mano tra i due e la promessa di continuare a tenere buoni rapporti anche in vista della doppia sfida di Champions League.
