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Euro2032, perché Gravina crede nella svolta: cosa cambierà per l’Italia

Gabriele Gravina, FIGC. (ansa-tvplay)

Oggi il comitato UEFA ufficializzerà chi ospiterà Euro2032, con la candidatura di Italia e Turchia in pole position per l’assegnazione.

Tra pochi minuti il comitato esecutivo della UEFA si riunirà per decidere l’assegnazione dei paesi che ospiteranno il campionato europeo del 2032. Come ben sappiamo la candidatura di Italia e Turchia è molto forte e c’è grande fiducia affinché tutto fili per il verso giusto. Per la precisione la decisione sarà presa tra le 11:30 e le 12 di oggi, quindi comunicata con una cerimonia ufficiale che sarà trasmessa dai canali della stessa FIGC, oltre che naturalmente quelli della UEFA.

Il Presidente Gabriele Gravina sarà accompagnato in Svizzera da Gianluigi Buffon, che sarà a sua volta affiancato dalla moglie Ilaria D’Amico. Il numero uno della FIGC probabilmente oltre al prestigio che l’assegnazione potrà dare, crede anche in un’altra possibile svolta essenziale per il calcio italiano, quella per gli stadi.

I nostri impianti hanno un’età media di 68 anni, mentre in altri paesi, come ad esempio la stessa Turchia, si vive nel presente proiettandosi verso il futuro. L’assegnazione del torneo dovrà quindi servire come stimolo alla amministrazioni per accelerare i tempi per le ristrutturazioni e gli ammodernamenti, accorciando così l’iter di almeno tre anni. L’obiettivo sarà quello di essere scelti come una delle città deputate ad ospitare i match della manifestazione, con conseguente indotto di turismo e giro di affari. Per questo ci sono già dieci città interessate, Bari, Bologna, Firenze, Napoli, Milano, Genova, Torino, Roma, Cagliari e Verona, ma tra queste ne saranno scelte soltanto cinque o sei.

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