Il centrocampista della Lazio è stato ripetutamente escluso dalle convocazioni della Nazionale francese: cosa sta succedendo.
Mattéo Guendouzi è stato senza dubbio uno dei colpi ad effetto del calciomercato estivo della Lazio. Dopo un esordio clamoroso contro il Napoli, con un gol e un assist realizzati in pochi minuti e poi annullati dal VAR, il centrocampista francese è ancora alla ricerca della sua dimensione. La Serie A è un campionato molto complicato, specialmente da un punto di vista tattico, e per queste ragioni Maurizio Sarri sta lavorando duramente per integrare sempre di più il classe ’99 negli oliati meccanismi di squadra.
Dopo l’avventura al Marsiglia, il francese ha deciso di mettersi in gioco in una formazione che l’anno scorso è stata capace di chiudere al secondo posto in classifica, sopra a corazzate come Inter, Milan e Juventus. L’estate ha portato una rinfrescata piuttosto decisa, con l’addio pesante di Milinkovic-Savic. Guendouzi, senza timori, ha deciso di raccoglierne l’eredità con un obiettivo molto chiaro in mente: mettersi in mostra e staccare il pass per la convocazione al prossimo Europeo che si disputerà, a giugno, in Germania.
Francia, le ultime sul caso Guendouzi
La Nazionale francese è una delle più complete e attrezzate del momento. La concorrenza è altissima e per Deschamps non sarà assolutamente facile scegliere i convocati in vista dell’importante manifestazione continentale. Dopo il secondo posto ai Mondiali in Qatar, la Francia punta a strappare la medaglia d’oro agli attuali campioni in carica, ovvero l’Italia. Secondo quanto riferito da L’Equipe, però, ci sarebbero da chiarire alcune situazioni interne piuttosto delicate. Guendouzi, che ha partecipato alla spedizione qatariota, è stato poi successivamente escluso dalle convocazioni del CT, che ultimamente gli ha sempre preferito Youssouf Fofana.
Se si trattasse di semplice scelte tecniche sarebbe tutto normale, ma secondo quanto rivelato dal noto quotidiano francese, a fare leva sulla decisione dell’allenatore è stato lo spogliatoio. Il centrocampista del Monaco è infatti considerato come una personalità molto positiva, che pensa sempre al collettivo e mai al singolo, a differenza di Guendouzi che, secondo i suoi compagni di squadra, sarebbe troppo individualista. E’ altresì evidente che, durante il Mondiale dello scorso inverno, il rapporto con l’attuale centrocampista della Lazio e i restanti convocati non sia mai sbocciato. Da lì ha poi fatto seguito la scelta di Deschamps, orientato ad accontentare il gruppo in modo da avere uno spogliatoio unito e coeso, pronto a raggiungere gli obiettivi prefissati.
