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Diritti TV, niente Canale di Lega: ecco perché fino al 2028-29 avremo ancora Sky e Dazn

Diritti tv Dazn

Diritti Tv, l’Assemblea di Lega li ha assegnati a Dazn e Sky fino al 2029: svelato il motivo della mancata creazione del canale di Lega

L’Assemblea di Lega ha deciso il destino dei diritti tv per il calcio italiano. Dopo una telenovela che sembrava infinita, stavolta l’accordo è stato raggiunto, tra mille polemiche, in primis quelle del patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. La Serie A per i prossimi 5 anni sarà visibile su Dazn in esclusiva; l’emittente via streaming si è aggiudicata i diritti sborsando circa 700 milioni di euro a cui vanno aggiunti i 200 garantiti da Sky per tre gare ogni giornata in co-esclusiva.

Insomma, il calcio italiano si è garantito 900 milioni l’anno concedendo un accordo della durata quinquennale che ha fatto storcere il naso a molti, rinunciando al canale della Lega, tanto sponsorizzato proprio dal presidente dei partenopei.

Il giornalista de “Il Fatto Quotidiano” Lorenzo Vendemiale ha detto la sua sulla questione, lanciando anche una frecciata a Dazn. “Ha lasciato a desiderare tanto ma fino al 2029 dovremo farci l’abitudine” ha sottolineato il giornalista non nascondendo, quindi, i problemi di trasmissione delle gare cui ormai gli utenti sono abituati.

Diritti tv a Sky e Dazn: l’analisi di Vendemiale

Se Vendemiale ha posto l’accento sui problemi di Dazn, ha altrettanto difeso e giustificato la scelta delle società italiane di assegnare i diritti all’emittente streaming che, peraltro, detiene anche quelli dei campionati spagnolo e tedesco nei due Paesi (la Liga, come se non bastasse, in Italia è visibile proprio su Dazn).

Diritti Tv canale Lega
Diritti Tv, la Lega li assegna a Dazn e Sky (Ansa Foto) – Tvplay

Il mercato resta lo stesso, non so se il canale della Lega avrebbe fruttato alla Serie A di più, valeva la pena anche per 100 milioni in più rischiare il fallimento sobbarcandosi altri costi” si è domandato esclamando il giornalista, che ha quindi evidenziato come questa opzione potesse anche non essere conveniente. Ricordiamo come sulle 20 società del massimo campionato, in 17 hanno votato per questa soluzione con soli due pareri contrari e l’astensione del Napoli.

Credo che i 900 milioni di Dazn e Sky non potessero essere rifiutati dalle altre società” ha poi aggiunto, sottolineando come sia in contrazione il mercato dei diritti tv e come la scelta dell’opzione quinquennale sia stata decisiva per il raggiungimento di quella cifra.

Vendemiale ha poi concluso il suo intervento quasi lanciando un piccolo allarme per il calcio italiano. “Oltre Dazn non credo ci fosse la fila e questo sia per la Serie A un monito per migliorare e sperare in un broadcaster migliore“.

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