La Juventus è ancora piena di debiti e potrebbe sacrificare qualche big sul mercato: la situazione economica attuale del club bianconero.
Negli ultimi anni la Juventus è stata investita da gravissimi problemi economici, una delle cause delle dimissioni da parte dell’ex presidente Andrea Agnelli e di tutto il vecchio consiglio d’amministrazione. Oggi la situazione è migliorata ma non ancora del tutto considerando che la società ha ancora una grossa quantità di debiti milionari e per ripianarli potrebbero servire delle cessioni illustri.
E’ questa la fotografia attuale uscita fuori dall’assemblea dei soci che ha confermato il momento ancora non prosperoso del club bianconero, reduce dalle dure sanzioni della scorsa stagione. Tra queste, oltre a multe salate, c’è stata l’esclusione dalla coppe europee che toglierà una fonte di guadagno sicura e si farà sicuramente sentire sul prossimo bilancio.
Intanto l’ultimo, come ampiamente prevedibile, è stato nuovamente chiuso in rosso con un passivo di 124 milioni di euro. Una cifra ancora consistente che ha determinato l’ennesimo aumento di capitale da parte di Exor dal valore di 200 milioni di euro. Un altro aiuto finanziario della proprietà per tenere in piedi in qualche modo i conti con l’avviso però di cambiare presto direzione.
Juve, conti ancora in rosso: i rischi del prossimo mercato
Nel calcio moderno sono poche le società in grado di essere autosufficienti, creando magari anche dei profitti. In generale, soprattutto le grandi squadre, fanno fatica a quantomeno pareggiare gli altissimi costi di gestione devirati per la maggior parte dai ricchi ingaggi dei calciatori. Per questo alcune, come la Juventus, sarà probabilmente costretta a vendere qualche big della sua rosa.
Uno scenario allarmante per i tifosi ma inevitabile se si vuole cercare di raggiungere il famoso “break even” entro il 2026. A questo punto toccherà a Cristiano Giuntoli muovere i fili sul mercato per soddisfare questa richiesta andando al risparmio ma tenendo alta la competitività perché a parte tutto i risultati sul campo restano fondamentali.
I primi segnali sono incoraggianti rispetto al recente passato ma ora bisognerà completare l’opera cercando di vendere al miglior prezzo possibili gli esuberi e tagliere qualche altro elemento dagli stipendi pesanti. Una serie di tagli dolorosi per alleggerire i costi sulle casse della società, continuando a puntare sui giovani per un futuro più florido e mettendosi definitivamente alle spalle la profonda crisi.
