Cambiaso al Real Madrid: da Panucci a Cassano, ricordi gli italiani ai Galacticos? Il giovane terzino della Juventus piace molto alle merengues
Andrea Cambiaso è uno dei tanti giovani che la Juventus ha acquistato in tempi non sospetti e che al termine di un processo di crescita graduale e ben costruito si è guadagnato il ruolo di titolare fisso nell’undici bianconero. Massimiliano Allegri stravede per l’ex gioiello del Genoa, rivelatosi finora uno dei migliori per qualità e continuità di rendimento. Le prestazioni di Cambiaso non sono però passate sotto silenzio: alcuni tra i più importanti club d’Europa ne hanno seguito con estremo interesse la crescita e sarebbero pronti a formulare una proposta molto allettante per strapparlo alla Juventus. Tra questi c’è soprattutto il Real Madrid che su precisa indicazione di Carlo Ancelotti sta studiando l’offerta da presentare l’estate prossima.
Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli considera Cambiaso uno dei punti fermi della rosa bianconera per le prossima stagioni, ma se qualcuno mettesse sul piatto qualcosa come 45/50 milioni di euro non farebbe troppa resistenza. La Juventus del resto dopo oltre un anno di immobilismo in uscita, dovrà tornare a muovere il mercato anche se non soprattutto attraverso qualche cessione importante e sacrificando qualcuno dei suoi giovani gioielli italiani.
Cambiaso al Real, non sarebbe il primo giocatore italiano: tutti quelli che lo hanno preceduto
Nel caso in cui l’operazione, peraltro ancora tutta da impostare, andasse in porto, Cambiaso non sarebbe comunque il primo giocatore italiano a indossare la prestigiosa camiseta blanca del Real Madrid. Non sono molti in realtà in oltre 120 anni di storia del club i calciatori del nostro paese ad aver avuto la fortuna e il privilegio di giocare nella squadra più vincente di sempre. Il primo nella seconda metà degli anni novanta è stato Christian Panucci che in meno di due anni vinse Liga e Champions League da assoluto protagonista.
Tra gennaio e luglio 2006 Antonio Cassano e Fabio Cannavaro lasciarono l’Italia per traferirsi nella capitale spagnola. Il talento di Bari Vecchia non riuscì ad imporsi, mentre il difensore campione del mondo divenne uno dei leader della squadra allenata all’epoca da Fabio Capello.
A fare più rumore di tutti è in realtà il giocatore che fu a un passo dalle merengues, ma proprio in extremis decise di restare in Italia, nella sua Roma. Parliamo di Francesco Totti che a distanza di anni rivelò il clamoroso retroscena: “Era quasi tutto fatto, ma non me la sentii di lasciare la mia squadra del cuore“.
