La Juventus sta pensando ad un futuro senza Rabiot. I nomi caldi sono Hjulmand e Frattesi: ecco un confronto tra i loro numeri in stagione
Il contratto di Adrien Rabiot è in scadenza. E nonostante il francese abbia ribadito quanto concentrato sia sul finale di stagione con la maglia bianconera, è inevitabile che si cominci a parlare del futuro. Al suo penserà mamma Veronique, con il suo entourage. La Vecchia Signora, evidentemente, proverà senz’altro a trattenerlo, impresa non facile date però le possibili richieste di un elemento i cui estimatori, in giro per l’Europa, di certo non mancano.
Come sempre, in questi casi, si rende dunque necessario un piano B, che per la Juventus vuol dire pensare a ridisegnare il proprio centrocampo senza il transalpino. La Gazzetta dello Sport, al centro mette in particolare tre nomi. Sergej Milinkovic-Savic, il cui prolungamento di contratto con la Lazio sembra molto vicino, è più un sogno che altro. In fin dei conti, quindi, la lista si restringe a due giocatori: Morten Hjulmand del Lecce e Davide Frattesi del Sassuolo.
Il danese e l’azzurro stanno vivendo una stagione comunque importante nei rispettivi club. Eppure, le loro diversità dal punto di vista tecnico rende necessario, e per gli appassionati anche interessante, un confronto. Per capire, in un ragionamento supportato dai numeri nella Serie A 2022-23 chi tra i due possa rivelarsi più utile, magari sin dalla prossima stagione, alla Juventus, probabilmente ancora guidata da Massimiliano Allegri.
Juventus, Frattesi come nuovo Rabiot: i numeri parlano chiaro
Se utilizzassimo proprio la presenza del tecnico livornese come presupposto per questa discussione, allora, forse, scegliere sarebbe ben più facile. D’altronde, in un potenziale terzetto di centrocampo che conservi e valorizzi soprattutto Nicolò Fagioli e Manuel Locatelli, ci sarebbe bisogno di una pedina in grado di svolgere almeno parte delle mansioni alle quali oggi Adrien Rabiot è deputato.
Pur sapendo che trovare un centrocampista della sua completezza tecnica e della sua prestanza fisica è assolutamente complicato, è inevitabile concentrarsi soprattutto su un fattore. Rabiot, quest’anno, è per Madama una risorsa assolutamente vitale in zona offensiva: in campionato, in 23 presenze, ha messo a referto 7 gol e 3 assist. Perderlo, dunque, significa perdere potenzialmente molto nel tasso di pericolosità della squadra.
E sotto questo aspetto, tornando a Hjulmand e Frattesi, è chiaramente il secondo dei due che potrebbe risultare importante nel futuro della Juventus. Il giocatore del Sassuolo, oltre ad aver già giocato con Locatelli ed a conoscere in generale molto bene il calcio italiano, ha mostrato spiccate doti in termini realizzativi come centrocampista, segnando anche 6 gol quest’anno. Hjulmand, dal canto suo, vanta “solo” 4 assist. Tra i due, in più, è l’italiano quello che porta di più palla in progressione, similmente a quanto nello scacchiere di Allegri fa Rabiot. Il neroverde, poi, nonostante il ruolo è decimo in classifica per tiri nello specchio della porta in Serie A, a quota 20.
Hjulmand può tracciare un nuovo percorso
Il vantaggio di assicurarsi Hjulmand risiede certamente nei parametri economici di un’eventuale operazione. Basti pensare che il valore di mercato di Transfermarkt di Frattesi, 22 milioni, potrebbe portare l’effettiva richiesta su cifre ben più alte. Il danese, dal canto suo, è valutato 8 milioni.
Quel che è certo, è che con lui si andrebbe probabilmente a disegnare una Juventus diversa. Perché le qualità di Hjulmand si vedono soprattutto come uomo di grande sostanza, equilibratore, davanti alla difesa. Nessun in campionato ha fatto meglio di lui per palloni intercettati finora, e per contrasti vinti il ragazzo allenato da Marco Baroni è ottavo in Serie A.
Frattesi è forse l’alternativa migliore per continuare la strada intrapresa oggi da Allegri. Hjulmand, invece, è un’opportunità per ripensare alcune armi dell’organico. Investire su di lui, in ultimo, potrebbe anche lasciare spazio di manovra alla società per pianificare un ulteriore colpo. La scelta dipenderà solo ed esclusivamente dalla Juventus: oggi sembra tutto in mano all’allenatore, ma attenzione all’arrivo di un possibile nuovo ds, che potrebbe rimescolare le carte in tavola.
