Si festeggia lo scudetto, ma si pensa anche al futuro della squadra e dei suoi protagonisti, per il patron del club non ci sono dubbi
Uno scudetto tanto inseguito e tanto sognato. Un traguardo su cui si è lavorato negli anni con costanza e perseveranza, anche dovendo rinunciare a qualcosa. E questo il presidente Aurelio De Laurentiis lo sa bene. Ora si celebra la squadra e il suo allenatore, ma il futuro è dietro l’angolo e si sa nel calcio c’è la fretta per programmare o più precisamente disfare quello che, in qualche modo ,va bene. Nonostante la festa, i sorrisi e la gioia, non è che siano passate inosservate quelle frasi un po’ piccate di Spalletti nei confronti di De Laurentiis quando qualcuno gli ha ricordato che il patron del Napoli aveva esercitato l’opzione per il rinnovo dell’allenatore.
Una cosa che, conoscendo Luciano Spalletti, non è che possa prendere proprio bene, ma non perché non voglia restare a Napoli, solo perché è uno che vuole guardare i suoi interlocutori in faccia e confrontarsi su quello che c’è da fare per costruire una squadra ancora più forte. E infatti il presidente, durante la trasmissione Rai Cinque Minuti condotta da Bruno Vespa la prende larga e dice: “Spalletti è un mito che inseguivo da almeno 10 anni. Finalmente l’ho portato al Napoli dopo la crisi per il Covid e spero di aprire un ciclo con lui perché è un grande condottiero. Ho esercitato l’opzione per il rinnovo del contratto. Resta solo per il contratto? Ma no”.
“Luciano è innamorato di Napoli, è un eroe”
E non si arrende, anche se sa che stavolta rischia di farlo arrabbiare. De Laurentiis sa bene che prima di fare questa cosa dell’opzione non ci voleva nulla a chiamare l’allenatore, invece di fargli recapitare la lettera dell’avvenuto rinnovo senza che l’altra parte possa dire nulla, se non altro perché, dopo uno scudetto, nel quale nessuno credeva, il tecnico potrebbe anche meritarsi un aumento e questo discorso legato all’esercitare il rinnovo automatico, sembra quasi un non voler parlare di rinnovo e aumento. E De Laurentiis queste cose le fa, eccome.
E Sopalletti, per chi lo conosce bene, non è che ami particolarmente questo genere di forzature. Tutt’altro. Ma il presidente è sereno: “Napoli nasce di una sirena, Partenope che ti fa innamorare. E lui ha dichiarato di essere innamorato di Napoli. È un eroe ormai ed è giusto che goda dopo aver vinto lo scudetto”. Altro capitolo scottante, il futuro di Osimeh, se non altro perché top-club gli stanno ronzando attorno da qualche tempo. E anche qui il numero uno della società dispensa una certa sicurezza: “Se venderò Osimhen? No, giammai!“, una risposta che lascia tutti più tranquilli. A meno che non sia la stessa risposta che diede per Fabian Ruiz (“Non è sul mercato” o su Koulibaly (“non lo venderò è la nostra anima”), anche perché, giustamente dal suo punto di vista, lui non li vuole vedere, ma se è il giocatore a chiedere di andare via? Beh a quel punto cambierebbe tutta la prospettiva e De Laurentiis ne uscirebbe indenne…
