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Serie A, scan e VAR: in che consistono le due ipotesi anti razzismo

Serie A

Serie A che continua a vagliare delle soluzioni per monitorare gli atteggiamenti razzisti da parte dei tifosi durante le partite, proprio come è accaduto a Lukaku. 

A distanza di due giorni dalla semifinale di andata di Coppa Italia tra Juventus Inter, si continua giustamente a parlare di quanto accaduto nei confronti di Lukaku. Gli insulti e i cori razzisti ricevuti nell’arco della gara non hanno fatto piacere per niente all’attaccante belga, che si è detto stufo di tale atteggiamento del tutto italiano. In effetti, martedì sera si è dato uno spettacolo poco piacevole e giusto del calcio italiano, andando così a distruggere ulteriormente la sua immagine.

Serie A
Ipotesi anti razzismo dopo il caso Lukaku (TV Play)

In effetti, ciò che si è visto a Torino è solo l’ennesimo episodio di razzismo che invade il calcio italiano, mettendolo in ridicolo dinnanzi all’intero mondo. Una brutta figura per un settore che sta cercando in tutti i modi di riprendersi la propria fetta di mercato a discapito di inglesi, tedeschi e spagnoli. Peccato che, con questi episodi, neanche le tre squadre ai quarti di Champions League possono bastare per evitare la brutta figura fatta.

Serie A, scan e VAR pronti all’anti razzismo

Serve trovare una soluzione urgente perché bisogna educare il pubblico e sanzionare immediatamente coloro che sono colpevoli di reati del genere. Per questo motivo, il direttore generale dell’Inter nell’ultima assemblea di Serie A avrebbe proposto che, i procuratori federali presenti alle partite, monitorino questi aspetti. Qualora dovessero avvisare comportamenti poco corretti e rispettosi nei confronti di tifosi avversari e calciatori, di segnalarlo all’arbitro che deciderà se fermare subito la partita.

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Ipotesi anti razzismo dopo il caso Lukaku (TV Play)

Una soluzione interessante, che già venne applicata nel 2018 per l’offesa territoriale anche se, in quell’occasione, solo un arbitro l’applicò e dopo smise anche di esercitare la sua professione in Serie A. Per quanto la proposta possa essere interessante, la soluzione successiva sarebbe quella di individuare coloro che compiono atti irrispettosi e di arrestarli proprio come fanno in Inghilterra.

In questo modo, si crea il giusto esempio per far sì che cose del genere non vengano più commesse in uno stadio italiano. In caso contrario, si starebbe parlando per l’ennesima volta del nulla. Dunque, attendiamo ancora le prossime riunioni di Serie A e vediamo quali decisioni verranno prese per ovviare ad un problema del genere, nella speranza che questa volta la linea dura venga preferita a quella morbida.

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