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STEFANO FIORE: “CONTE IDEALE PER IL NAPOLI. GARCIA? LA PRIMA COLPA E’ DEI CALCIATORI. CON DYBALA, LUKAKU MEGLIO DI OSIMHEN”

Antonio Conte Napoli

Stefano Fiore, ex calciatore, è intervenuto ai microfoni di TvPlay.it

CONTE IDEALE PER IL NAPOLI DOPO QUELLO CHE HA FATTO SPALLETTI” – “Conte al Napoli? Nome importante. E’ tra gli allenatori più bravi, ha grande carisma e influenza sui giocatori. Dopo Spalletti è una figura ideale per la piazza. E’ una garanzia. Ma non è scontato che si possa ribaltare completamente la situazione e magari vincere da subito. Io sono abituato a vedere con equilibrio le cose. E’ vero che Garcia ha delle responsabilità, ma la colpa è in primis dei calciatori, che scendono in campo. Il Napoli deve ritrovarsi nei suoi uomini migliori e soprattutto negli atteggiamenti. Da giocatore, ci sono gesti che non si possono fare. La rabbia per la sostituzione ci sta, ma uno sfogo contro l’allenatore si può fare nello spogliatoio. Altrimenti dai adito in maniera plateale a tante altre cose”.

LUKAKU MEGLIO DI OSIMHEN GRAZIE A DYBALA” – “Dybala sano è il miglior calciatore della Serie A. Incide meno perché Romelu segna un gol a partita. Con Dybala, Lukaku è meglio di Osimhen”

SPALLETTI VIA DA NAPOLI A CAUSA DI ADL” – “Credo che Spalletti avrebbe continuato a fare bene al Napoli. Ripetersi sarebbe stato complicato. L’Inter poteva vincerlo l’anno scorso, ma è una squadra che vale la rosa del Napoli. Tornando a Spalletti, credo che non avesse grande feeling con il presidente. Per me il vero motivo per cui Spalletti è andato via è il rapporto con De Laurentiis.

MOURINHO E’ DI UN’INTELLIGENZA STRAORDINARIA, MA CERCA SEMPRE UN NEMICO” – “E’ un comunicatore per eccellenza. Lo è da sempre. E’ di un’intelligenza straordinaria. A me piace il Mourinho allenatore, troppo spesso da quando è a Roma fa parlare di sé perché è sempre alla ricerca di un nemico, fomenta determinate situazioni. Credo che come sia arrivato Mourinho deve fare riflettere. Era un momento buio della Roma. Mou è una scelta societaria per calmierare una situazione particolare. Non si prende Mourinho per fare buon calcio. Si prende per vincere e per fare da ombrello ai fattori esterni.

SPALLETTI SE POTESSE SCEGLIERE, NON CONVOCHEREBBE IMMOBILE ” – “Il nove di Spalletti probabilmente non è Ciro. Sceglierebbe un altro tipo di attaccante, ma in Italia non ci sono al momento ampie scelte. Ognuno ha le proprie caratteristiche. Immobile è bravissimo ad attaccare la profondità, quando ha campo da attaccare. Quando è richiesto palleggio e rifinitura ne ha meno di Rasapadori. Contro l’Ucraina si è rivisto un po’ del suo Napoli. Non è semplice farlo in Nazionale, ma ha gettato delle basi. Scamacca? Non è Raspadori, ma ha più palleggio di Immobile. Ci sono partite in cui ti serve un certo tipo di giocatore. E’ questione di caratteristiche. Con Malta e Inghilterra serviranno due partite diverse”

GESTO DI POLITANO CONTRO GARCIA TROPPO GRAVE” – “Troppi malumori, esternati in maniera eccessiva. Se quelli di Osimhen e Kvara, quello di Politano forse è più grave perché avviene dopo “il chiarimento”. Quindi c’è del malessere. In questo momento il Napoli è la panchina peggiore al mondo, per quello che ha fatto Spalletti. Garcia ha fatto degli errori di scelte”.

CONTE GIOCATORE ERA IL CERVELLO DELLA JUVENTUS” – “Io appena 19enne giocai la finale di Coppa UEFA tra Juve e Parma. Mi ritrovai a giocare quella partita e ricordo bene Antonio perché lo marcai. Era il cervello della Juventus. Non era rapidissimo, ma aveva intelligenza tattica straordinaria. Era in cabina di regia un calciatore incredibile. Si muoveva tantissimo in quella finale e io dovevo seguirlo ovunque”.

MALESANI INNOVATORE. SPALLETTI MI ALLENO’ QUANDO ERA AI SUOI ESORDI, ERA MOLTO DIVERSO” – “Spalletti o Malesani? Malesani l’ho avuto molto di più. Spalletti l’ho avuto solo per 5 mesi e non era quello di adesso. Era un allenatore preparato, ma molto diverso. Si vedeva che avrebbe fatto carriera, ma aveva qualche problema. Veniva da una retrocessione. Malesani per i tempi era un innovatore. Aveva dei limiti palesati nelle sue interviste, ma sul campo era un allenatore incredibile. L’ho avuto al Chievo e al Parma. In un Parma oggettivamente molto forte. Arrivammo anche secondi in campionato. Era una squadra allenata bene. Malesani era duro in campo e sapeva godersi la vita fuori”.

RAPPORTO TOTTI-SPALLETTI? LUCIANO LASCIATO SOLO” – “Totti è stato un grandissimo calciatore, tra i più grandi in Italia. Spalletti ha gestito Totti come voleva, purtroppo però la gestione di Francesco doveva includere anche altri, che invece se ne sono lavate le mani. E invece è stato gestito solo da Luciano Spalletti. E’ stato lasciato solo.

NON E’ VERO CHE IMMOBILE NON SERVE A SARRI” – “Castellanos ha fatto una sola partita da titolare, ma ha fatto vedere delle cose interessanti. Ha caratteristiche diverse da Immobile. Pensare o considerare che Immobile che non possa servire a Sarri, è assurdo.

POTEVO GIOCARE ALLA ROMA” – “Prima di andare alla Lazio c’era stato un interessamento della Roma. Avevo fatto bene a Udine, c’erano molte squadre e Baldini aveva sondato con i Pozzo la possibilità di portarmi alla Roma.

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